GILDA degli Insegnanti - ultimi interventi
Direzione nazionale GILDA degli Insegnanti - 23-04-2007
La Direzione Nazionale della Gilda degli Insegnanti, riunita a Roma, in ordine al documento di base per la revisione delle Indicazioni Nazionali, sottolineando le dichiarazioni del ministro Fioroni che assegnano al documento stesso un valore propedeutico all'apertura di un largo dibattito nel Paese, pone l'accento su una serie di questioni sulle quali esprime da subito un giudizio fortemente negativo.
GILDA degli Insegnanti - 21-04-2007
Riceviamo e pubblichiamo - Red

DOCENTI PICCHIATI DAGLI ALUNNI: NE RISPONDE IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Chiedere al dirigente scolastico la tutela dell'incolumità fisica propria e degli studenti. È questa la strategia proposta dalla Gilda degli Insegnanti per difendere i docenti e le loro classi nei casi di violenze da parte degli alunni. Una possibile soluzione che intende rispondere non solo al fenomeno del bullismo, ma anche a quelle situazioni di estrema difficoltà in cui si trovano a operare gli insegnanti quando devono gestire i rapporti con ragazzi disabili e aggressivi.

"Nella scuola autonoma - spiega il sindacato - il dirigente scolastico ha responsabilità precise, rappresentando, come previsto dalle norme vigenti, la figura del datore di lavoro".
Gilda degli insegnanti - 17-11-2005
CIRCOLARE N. 84 DEL 10 NOVEMBRE SUL PORTFOLIO:
Il ritorno dei burosauri!

Con la circolare numero 84 del 10 novembre con cui si dettano disposizioni alle scuole sul PORTFOLIO, il MIUR tenta di scaricare sui docenti gli ...
Gilda degli Insegnanti - 22-09-2004
Lo ha chiesto la Gilda degli Insegnanti con una lettera inviata ai presidenti delle Regioni. L’appello è stato rivolto ai governatori, perché facciano da tramite con i Consigli regionali per promuovere l’indizione della consultazione popolare.

L’articolo 75 della Costituzione, infatti, dispone che i referendum possano essere indetti, oltre che con la presentazione di 500mila firme di cittadini, anche con una richiesta di 5 Consigli regionali.

L’invito a promuovere la cancellazione della riforma è stato motivato dalla Gilda con una serie di argomentazioni. Tra queste, la riduzione oraria delle discipline, e la soppressione di insegnamenti fondamentali. La Gilda degli insegnanti contesta, inoltre, la distinzione delle materie in facoltative e opzionali, l’introduzione di gerarchie tra i docenti e l’abbandono della concezione della scuola come istituzione della Repubblica in favore di una scuola supermercato deregolata e autoreferenziale. La lettera si conclude con un invito ai presidenti delle Regioni a fermare la riforma che, secondo la Gilda, determinerà, tra l’altro, un progressivo abbassamento qualitativo dei processi di apprendimento e di insegnamento.

L’invito al livello politico regionale a promuovere un referundum ha inoltre l’obiettivo di richiamare alle loro responsabilità sia la classe politica sia la società civile. La scuola non può né deve essere solo un problema degli insegnanti e dei loro sindacati.
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